LA CASA DELLE RUOTE E DELLE BOTTI:
UNA TESTIMONIANZA DI 2500 ANNI FA
Una straordinaria scoperta a
Bressanone - Rosslauf
Relatore: Giovanni Rizzi
la
conferenza, in lingua italiana, sarà accompagnata da una video-proiezione
21 SETTEMBRE 2012 – ORE 20.15 – Aula Proiezione
presso il LICEO – “Dante
Alighieri” – e l’ITE – “Falcone e Borsellino”
Via Prà delle Suore 1 -
Bressanone
COMUNICATO STAMPA
Nell’ambito
della mostra-evento ideata e curata
dall’Associazione Culturale Zero, IL GIARDINO SEGRETO - IL LUNGO VIAGGIO
DELL’ELEFANTE - patrocinata dal Comune di Bressanone e dalla Provincia Autonoma
di Bolzano, si terrà una conferenza dal titolo:
LA CASA DELLE RUOTE E DELLE BOTTI: UNA TESTIMONIANZA DI 2500 ANNI FA
La
Società di Ricerche Archeologiche di Bressanone, si avvale della competenza
professionale di ventisei persone, tra archeologi e tecnici del settore.
Il
relatore, Giovanni (Gianni) Rizzi, la dirige da quasi 36 anni.
La
sua notevole attività di ricerca, “maturata sul campo” e l’esperienza derivata
da oltre 2000 interventi archeologici tra cui anche molti grandi scavi dentro e
fuori regione, gli hanno permesso di avere un’ampia visione d’insieme sul
panorama archeologico della Valle d’Isarco.
La
Valle d’Isarco, considerata la sua posizione geografica, viene definita come
“Passland”: una terra di passaggio obbligato, sino dalla preistoria, tra nord e
sud e viceversa.
In
questo favorevole contesto, Bressanone era privilegiata nella Valle Isarco,
sicuramente fu un importante capoluogo delle popolazioni retiche del primo
millennio a.C.; Genti queste, che pur derivando nella loro cultura, da
precedenti abitanti dell’età del Bronzo, finirono per assorbire influssi
etruschi, celtici e venetici.
Per
secoli, l’insediamento protostorico di Bressanone ebbe un’ampiezza superiore a
quello successivo, di epoca romana, presentando caratteri propri che si possono
osservare sia nella produzione delle ceramiche, sia nella costruzione molto
avanzata per l’epoca, delle case.
A
Bressanone, nella zona archeologica di Rosslauf, venne rinvenuta nel 2002 una
casa retica seminterrata databile a 2500 anni fa. Il suo ottimo stato di
conservazione la rende, per ora, un ritrovamento unico, quasi miracoloso.
Lo
studio dell’ambiente abitativo, ha svelato dati inediti ed inaspettati sul metodo
costruttivo e sull’economia protostorica: sono straordinari gli accorgimenti
tecnologici adottati dalle genti retiche locali, nella carpenteria e nella
preparazione di ambienti adatti a conservare i beni prodotti, derivati dalla
viticoltura e agricoltura.
Sono
proprio questi gli aspetti che verranno illustrati da Gianni Rizzi, nella
conferenza.
Nello
stesso contesto, verrà presentata anche la scoperta delle più antiche ruote, ritrovate
nella provincia.
Team –
Associazione culturale – Zero
Settembre
2012
Entrata
libera – Seguirà, a fine serata, un rinfresco offerto dall'Associazione ZERO