Peta
denuncia: proclamavano la loro "verginità"
ma
testavano i prodotti sugli animali nei laboratori cinesi
di Oscar Grazioli - Veterinario e giornalista
Secondo il Global Animals, nonostante da anni proclamassero la loro
“verginità” applicando il bollino “cruelty free” sui loro prodotti di
bellezza, tre fra le più famose ditte produttrici di cosmetici avrebbero
pagato laboratori cinesi per sottoporre alcuni belletti a test sugli
animali. Lo afferma l’autorevole PETA (People for Ethical treatment of
Animals) che ha denunciato pubblicamente il pagamento segreto ad alcuni
dirigente cinesi, da parte di Avon, Estee Lauder e Mary Kay, al fine di testare
sugli animali i loro prodotti di bellezza e poterli vendere sul mercato cinese.
Da anni questi giganti della cosmesi sono orgogliosi di comunicare
ai loro consumatori che hanno smesso qualunque test sugli animali che potesse
riguardare i loro prodotti. In Cina si possono mettere sul mercato
esclusivamente cosmetici che sono stati testati sugli animali e le
sopracitate ditte non hanno voluto perdere una fetta di mercato, anche se
sporco di sangue. Hanno mentito ai loro clienti e la PETA ha agito su due
fronti: il primo, dopo avere scoperto gli altarini, chiedendo ai
consumatori il boicottaggio di queste aziende, il secondo, donando una
prima tranche di 33.000 dollari ai tecnici di un laboratorio americano
(Institute for in Vitro Science) per recarsi in Cina a insegnare, in quel
paese, le moderne tecniche che permettono di evitare l’uso di animali, con
molta maggiore efficacia per la salute umana.
Per quanto riguarda l’Europa ci sono buone notizie (se le promesse
verranno mantenute). Il Commissario designato alla Salute Tonio Borg ha
auspicato che entro il 2013 si potrà porre il bando alla commercializzazione
dei cosmetici testati sugli animali. Rispondendo al parlamentare socialista
tedesco Dagmar Roth-Behrendt, ha riferito come il divieto dovrebbe scattare a
partire dal marzo prossimo. Il tutto senza ulteriori ritardi o deroghe
come è stato finora. Molti avevano proposto il rinvio di parecchi anni dello
stesso bando, ma la mobilitazione dei cittadini europei ha portato alla
consegna di un milione di firme che non si possono ignorare. Tra queste anche
quelle di Paul McCartney, Morrissey e Chrissie Hynde.
Ancora oggi migliaia di conigli vengono sottoposti al dolorosissimo Draize
test che prevede l’instillazione di sostanze ignote nell’occhio
valutando poi infiammazione, edema e talvolta necrosi, prima di sopprimere gli
animali per ulteriori accertamenti. Tutto ciò quando, da anni è disponibile il
test di Bettero che sperimenta le sostanze sulle lacrime umane: preciso, diretto,
personalizzabile e molto economico.
Mentre dunque le ditte citate dalla Peta fanno i loro comodi per vendere
in Cina, altre come il gigante americano NYX cosmetics ha rifiutato di
vendere i suoi prodotti in Cina per evitare la morte dolorosa e inutile di
milioni di animali. Prima di mettersi un rossetto o un dopobarba è meglio
informarsi bene. E oggi, i mezzi non mancano. Basta un po’ di volontà.
23 novembre 2012
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