(il post è un po’ lungo, ma se avete cinque minuti
di tempo e l’argomento vi interessa…)
In questa puntata della piccola saga ‘L’Arte del favore’ (cliccate sul tag per le altre), vorrei parlarvi dei botta e risposta a mezzo stampa sull’oggetto di questo ‘favore’, il giovane e promettente artista Hannes Vonmetz (con l’aggiunta di Schiano in occasione della mostra in Galleria Civica a Bressanone: ma come è registrato all’Anagrafe? I cognomi si indossano come abiti a seconda delle occasioni?).
Bisogna tener presente che ‘loro’ dispongono a piacimento delle pagine dell’AltoAdige, si fanno le interviste con le foto, ci sono giornalisti che li inseguono come fossero delle star, io posso rispondere solo con lettere che, se non vengono censurate perché troppo lunghe, forse pubblicano, quando e se vogliono. Babbo invece ha quest’arma e la usa, eccome se la usa!
Il 18 marzo
2010 viene pubblicata la bella intervista con foto qui sopra dove iniziano a glissare
sui favoritismi e a cercare di dirottare l’attenzione sulle qualità artistiche.
Proprio mi ci tirano per i capelli. Io non ho mai criticato pubblicamente le
capacità artistiche del giovane Vonmetz proprio perché volevo denunciare
esclusivamente il favoritismo.
Ho la mia opinione, certo, ma l’ho sempre tenuta per me e per i miei amici.
Purtroppo, visto che nell’articolo
battono il chiodo esclusivamente su questo, sono stata costretta a scendere sul
campo che hanno scelto loro. La giornata del 18 marzo non è mai stata fatta
sparire dall’archivio online,
mentre quelle del 17 (conferenza stampa), 19 (articolo ‘Bova attacca Stablum’: no al clientelismo) e 20 (cifre stanziate in favore delle
associazioni) non si sono
trovate per mesi, e sono ricomparse dopo che ho presentato l’esposto in Procura (non è un’allusione, solo un
riferimento temporale).
Fate caso alle
date qui sotto:
1° aprile
2009: Alex Pergher porta in
Comitato il suo elenco degli artisti per il 2010, tra gli altri Hannes Vonmetz,
evidentemente (come ci dirà poi) percependone le qualità che lo rendono degno
di figurare nella lista.
18-25 luglio
2009: Soprabolzano, Renon: L’ARTE
OLTRE IL 2000, seminario di
Achille Bonito Oliva, quota di partecipazione € 450/550, soggiorno escluso. Per
il quotidiano Alto Adige è presente per tutta la durata del Seminario il giornalista in pensione Georg
Vonmetz, con il suo camper. Il
famoso critico passa piacevoli serate conviviali con il giornalista e, nei pomeriggi liberi dai corsi e dopo la
fine del seminario, da questi accompagnato, visita luoghi e monumenti dell’Alto Adige, tra cui il
Museo Diocesano di Bressanone.
28 luglio
2009: AltoAdige, pag. 36,
Articolo “Achille Bonito Oliva: «Fra Museion
e Mart vedo una sfida fertile»”, resoconto della visita al Museion in cui si legge la frase
pronunciata dal critico: «Ma qui vedo quasi
solo fotografie. Manca la pittura. Guardate che ci sono alcuni bravi giovani
pittori altoatesini che lavorano a Berlino e a Düsseldorf!».
Hannes Vonmetz lavora a Düsseldorf…
Alex, Alex, ti
fai del male se scrivi sotto dettatura di un papà accecato dalla rabbia! Il
quale papà (che sembra capitato lì per caso, sul finire dell’intervista…) ti ha
messo in mano un’arma a doppio taglio…
Infatti il 28 marzo 2010, ecco l’arrampicata
sugli specchi. Pubblicata ovviamente su AltoAdige, probabilmente scritta a
quattro mani, sicuramente traboccante stile e signorilità:
conviene
sezionarla e rispondere argomento per argomento:
“nel 2003… fu tenuto a battesimo critico dal… Pierluigi Siena, che ne
scrisse più volte con entusiasmo anche su questo giornale”
Altra notizia
che fornisce credenziali postume. Ancora ci viene data dopo, e non prima che
Hannes Vonmetz venisse inserito nell’elenco degli ‘invitati’ ad esporre alla
Civica. E’ indubbio che il cognome ‘scottava’, e allora perché non evidenziare
in quella occasione il grande curriculum per allontanare quelli che credo
fossero legittimi sospetti di nepotismo? Se la risposta che vi viene è, come a
me, ‘non era necessario’, è triste… Sarebbe bello poter leggere quegli scritti
su AltoAdige per capire chi è il
giornalista che ha raccolto l’opinione di un grande vecchio di 91 anni, pochi
mesi prima della sua morte, avvenuta nel cordoglio di artisti, critici,
giornalisti ed amici, e che aveva lasciato la direzione del Museion di Bolzano due anni
prima, quando ne aveva 89.
“... per una nota galleria di Düsseldorf sue opere sono già state
presentate…”
Quella in cui
Hannes Vonmetz lavora?
“…che sia stato da me proposto… alcuni mesi prima che venisse scoperto e segnalato dal celebre
critico Achille Bonito Oliva dimostra proprio che avevo visto giusto…”
Qui viene il
bello. Non so se ha ‘visto giusto’, ma certamente gli hanno acceso tardi la
luce. Nel 2008 il
‘talent scout’, per illustrare in Comune i suoi progetti futuri che secondo lui
lo rendevano il miglior candidato a condurre la Galleria Civica, ha presentato una lista di
‘papabili’ anche per gli anni a venire, con nomi più o meno illustri, ma che
non riportava quello della ‘scoperta’ Hannes Vonmetz. Tanti nomi, per il 2009,
il 2010, e “interessanti progetti previsti per la programmazione degli
appuntamenti espositivi dei prossimi anni”. Di tutto, anche nomi poco
conosciuti, collettive di disegno, di iperrealisti, incisori..., ma Hannes
Vonmetz non c’è. Copia di quella
‘dichiarazione di intenti’ (non firmata) l’ho avuta dal Circolo S. Erardo, che
l’ha ricevuta dal Comune.
Il 1° aprile
2009 quella che sarebbe divenuta
farfalla era una crisalide anche per Pergher. A meno
che non avesse deciso coscientemente di non giocare la carta ‘scottante’ fino
all’ultimo. Più probabilmente
qualcuno gli ha ‘suggerito’ l’inserimento di quel nome. Pergher qui deve troppo
a troppe persone per poter sbandierare piena indipendenza e
responsabilità...
“…nessuno dei due connotati è attribuibile alla signora Lomeihing nella
sua identità d’artista”
Caduta di
stile. Fortunatamente non cadeva da molto in alto… Parlava di ‘giovani e promettenti
artisti locali’. Escluso
per ovvie ragioni il connotato dell’appartenenza geografica, pare mi accusi di
essere vecchia (ma per fortuna solo nella mia ‘identità d’artista’) e non
promettente. Devo proprio
pensare ad un lifting! Ho anche l’alluce (d’artista) valgo, se può
servire…. Quanto all’altro
connotato, beh, credo di essere ormai nell’età in cui bisogna smettere di fare promesse, e semmai
dimostrare che quelle fatte a suo tempo sono state mantenute.
Le legge le cose
che gli fanno scrivere?? Ma volete sapere perché non hanno potuto andare più
pesanti nel giudizio ‘artistico’ su di me? Ci sono in giro due o tre recensioni
lusinghiere sui miei lavori apparse su AltoAdige a firma (guarda guarda) Georg
Vonmetz Schiano, e pagate (certamente almeno una) dal Circolo Artistico
S. Erardo….
“….dubito anche della sua esperienza e competenza critica (oltretutto è
stata richiamata e sfiduciata all’unanimità dallo stesso Circolo Artistico
S.Erardo...)"
Autogol. La
competenza mi è stata riconosciuta fin dal 1978 con una Laurea in Pittura
conseguita presso l’Accademia di Belle Arti di Brera in Milano, per quel che
può valere. E’ pur vero che per certi versi le qualità necessarie per essere
buoni venditori di auto usate e buoni mercanti di quadri sono le stesse:
bisogna conoscere il mercato, non il prodotto. In questo Pergher è
indubbiamente superiore, ha esperienza e sa farla fruttare. Bisogna vedere
quanto ciò sia utile per una Galleria Comunale che non ha fini di lucro, e dove
i soldi per gestirla (quello che sarebbe il cosiddetto ‘rischio d’impresa’ per
una Galleria privata) sono scuciti dal cittadino.
Ma ciò che è
veramente rivelatore è quell’ “oltretutto” che cerca di creare un maligno collegamento fra questa mia
asserita mancanza di competenza critica e la sfiducia che mi sarebbe stata
manifestata all’unanimità dal S. Erardo, e invece non fa che confermare come tutti siano preoccupati di tenersi
bordone. Per la modica cifra di almeno 70.000 euro annui a carico della comunità. Detto che gli ‘unanimismi’ sono sospetti perché
puzzano di regime, non so se mi deve davvero preoccupare che sia stata trovata
unanimità in questa enclave di
artisti, e certamente ve ne saranno nel Direttivo, e giocolieri, bari,
pagliacci e suffragette, che pure non mi sembrano mancare, con gli scambi di
ruolo della miglior tradizione circense. C’è forse riferimento alla mia
competenza nella frase: “Il Circolo S. Erardo
precisa che il contenuto della lettera della sig.ra Lomeihing (le accuse
rivolte al suo Presidente e ad altri membri del Direttivo) costituisce un atto
inaccettabile, basato su falsità prive di qualsiasi fondamento. Con tale comportamento
la sig.ra Lomeihing ha, tra l’altro, distrutto il rapporto di fiducia reciproca
con il gruppo dirigente di lavoro della Associazione”? Questo hanno
scritto e sottoscritto all’unanimità (esclusi Manfred Mureda e Christine Matha che, schifati, avevano già
dato le dimissioni. Con me, tre su otto membri: l’unanimità che ne era rimasta
è perlomeno striminzita, o no?).
Il 25 gennaio
2010, in una lettera raccomandata inviata al sindaco Pürgstaller e
all’assessore Stablum (entrambi assessori alla cultura della propria lingua)
con oggetto “Problematiche inerenti il Comitato di Gestione della Nuova
Galleria Civica, il Circolo Artistico S. Erardo e la delegata da quest’ultimo
nel primo” avevo scritto, tra l’altro:
… Poiché
nelle riunioni del Comitato cui ho partecipato si è discusso solo di liste di
nomi, forse è da lì che bisogna partire per scoprire ispiratori di ‘spunti di
riflessione’, interni ed esterni ai due Organismi, natura dei rapporti di
‘collaborazione’, capacità di resistenza alle pressioni, interne ed esterne ai
due Organismi, imparzialità nelle scelte ed interessi privati divergenti da
quelli della nuova Galleria Civica, interni od esterni ai due Organismi….
Nessuna
risposta. Poi qualcuno si è lamentato perché ho fatto una conferenza stampa…
Saluto gli
amici del blog, che so essere ancora pochi. Non ho un giornale. Ma ho pazienza.
Sono cinese. E Yu Kung rimosse la
montagna.
Fatemi sapere,
qui sotto potete commentare. E, come dice Travaglio, passate parola.