martedì 23 novembre 2010

POQUITO, PERO BONITO!

POQUITO, PERO BONITO!




Ghostwriter

(il post è  un po’ lungo, ma se avete cinque minuti di tempo e l’argomento vi interessa…)






In questa puntata della piccola saga ‘L’Arte del favore’ (cliccate sul tag per le altre), vorrei  parlarvi dei botta e risposta a mezzo stampa sull’oggetto di questo ‘favore’,  il giovane e promettente artista Hannes Vonmetz (con l’aggiunta di Schiano in occasione della mostra in Galleria Civica a Bressanone: ma come è registrato all’Anagrafe? I cognomi si indossano come abiti a seconda delle occasioni?).

Bisogna tener presente che ‘loro’ dispongono a piacimento delle pagine dell’AltoAdige, si  fanno le interviste con le foto, ci sono giornalisti che li inseguono come fossero delle star, io posso rispondere solo con lettere che, se non vengono censurate perché troppo lunghe, forse pubblicano, quando e se vogliono. Babbo invece ha quest’arma e la usa, eccome se la usa!





Il 18 marzo 2010 viene pubblicata la bella intervista con foto qui sopra dove iniziano a glissare sui favoritismi e a cercare di dirottare l’attenzione sulle qualità artistiche. Proprio mi ci tirano per i capelli. Io non ho mai criticato pubblicamente le capacità artistiche del giovane Vonmetz proprio perché volevo denunciare esclusivamente il favoritismo. Ho la mia opinione, certo, ma l’ho sempre tenuta per me e per i miei amici.
Purtroppo, visto che nell’articolo battono il chiodo esclusivamente su questo, sono stata costretta a scendere sul campo che hanno scelto loro. La giornata del 18 marzo non è mai stata fatta sparire  dall’archivio online, mentre quelle del 17 (conferenza stampa), 19 (articolo ‘Bova attacca Stablum’: no al clientelismo) e 20 (cifre stanziate in favore delle associazioni) non si sono trovate per mesi, e sono ricomparse dopo che ho presentato l’esposto in Procura (non è un’allusione, solo un riferimento temporale).

Fate caso alle date qui sotto:

1° aprile 2009: Alex Pergher porta in Comitato il suo elenco degli artisti per il 2010, tra gli altri Hannes Vonmetz, evidentemente (come ci dirà poi) percependone le qualità che lo rendono degno di figurare nella lista. 

18-25 luglio 2009: Soprabolzano, Renon: L’ARTE OLTRE IL 2000, seminario di Achille Bonito Oliva, quota di partecipazione € 450/550, soggiorno escluso. Per il quotidiano Alto Adige è presente per tutta la durata del Seminario il giornalista in pensione Georg Vonmetz, con il suo camper.  Il famoso critico passa piacevoli serate conviviali con il giornalista e, nei pomeriggi liberi dai corsi e dopo la fine del seminario, da questi accompagnato, visita luoghi e monumenti dell’Alto Adige, tra cui il Museo Diocesano di Bressanone.

28 luglio 2009: AltoAdige, pag. 36, Articolo “Achille Bonito Oliva: «Fra Museion e Mart vedo una sfida fertile»”,  resoconto della visita al Museion in cui si legge la frase pronunciata dal critico: «Ma qui vedo quasi solo fotografie. Manca la pittura. Guardate che ci sono alcuni bravi giovani pittori altoatesini che lavorano a Berlino e a Düsseldorf!».

Hannes Vonmetz lavora a Düsseldorf… 

Alex, Alex, ti fai del male se scrivi sotto dettatura di un papà accecato dalla rabbia! Il quale papà (che sembra capitato lì per caso, sul finire dell’intervista…) ti ha messo in mano un’arma a doppio taglio…








Infatti il 28 marzo 2010, ecco l’arrampicata sugli specchi. Pubblicata ovviamente su AltoAdige, probabilmente scritta a quattro mani, sicuramente traboccante stile e signorilità:



conviene sezionarla e rispondere argomento per argomento:

“nel 2003… fu tenuto a battesimo critico dal… Pierluigi Siena, che ne scrisse più volte con entusiasmo anche su questo giornale”
Altra notizia che fornisce credenziali postume. Ancora ci viene data dopo, e non prima che Hannes Vonmetz venisse inserito nell’elenco degli ‘invitati’ ad esporre alla Civica. E’ indubbio che il cognome ‘scottava’, e allora perché non evidenziare in quella occasione il grande curriculum per allontanare quelli che credo fossero legittimi sospetti di nepotismo? Se la risposta che vi viene è, come a me, ‘non era necessario’, è triste… Sarebbe bello poter leggere quegli scritti su AltoAdige per capire chi è il giornalista che ha raccolto l’opinione di un grande vecchio di 91 anni, pochi mesi prima della sua morte, avvenuta nel cordoglio di artisti, critici, giornalisti ed amici, e che aveva lasciato la direzione del Museion di Bolzano due anni prima, quando ne aveva 89.

“... per una nota galleria di Düsseldorf sue opere sono già state presentate…”
Quella in cui Hannes Vonmetz lavora? 

“…che sia stato da me proposto… alcuni mesi prima che venisse scoperto e segnalato dal celebre critico Achille Bonito Oliva dimostra proprio che avevo visto giusto…”
Qui viene il bello. Non so se ha ‘visto giusto’, ma certamente gli hanno acceso tardi la luce.  Nel 2008 il ‘talent scout’, per illustrare in Comune i suoi progetti futuri che secondo lui lo rendevano il miglior candidato a condurre la Galleria  Civica, ha presentato una lista di ‘papabili’ anche per gli anni a venire, con nomi più o meno illustri, ma che non riportava quello della ‘scoperta’ Hannes Vonmetz. Tanti nomi, per il 2009, il 2010, e “interessanti progetti previsti per la programmazione degli appuntamenti espositivi dei prossimi anni”. Di tutto, anche nomi poco conosciuti, collettive di disegno, di iperrealisti, incisori..., ma Hannes Vonmetz non c’è.  Copia di quella ‘dichiarazione di intenti’ (non firmata) l’ho avuta dal Circolo S. Erardo, che l’ha ricevuta dal Comune. 
Il 1° aprile  2009 quella che sarebbe divenuta  farfalla era una crisalide anche per  Pergher.  A meno che non avesse deciso coscientemente di non giocare la carta ‘scottante’ fino all’ultimo.  Più probabilmente qualcuno gli ha ‘suggerito’ l’inserimento di quel nome. Pergher qui deve troppo a troppe persone per poter sbandierare piena indipendenza e responsabilità... 

“…nessuno dei due connotati è attribuibile alla signora Lomeihing nella sua identità d’artista”
Caduta di stile. Fortunatamente non cadeva da molto in alto…  Parlava di ‘giovani e promettenti artisti locali’. Escluso per ovvie ragioni il connotato dell’appartenenza geografica, pare mi accusi di essere vecchia (ma per fortuna solo nella mia ‘identità d’artista’) e non promettente.   Devo proprio pensare ad un lifting! Ho anche l’alluce (d’artista) valgo, se può servire….  Quanto all’altro connotato, beh, credo di essere ormai nell’età  in cui bisogna smettere di fare promesse, e semmai dimostrare che quelle fatte a suo tempo sono state mantenute. 
Le legge le cose che gli fanno scrivere?? Ma volete sapere perché non hanno potuto andare più pesanti nel giudizio ‘artistico’ su di me? Ci sono in giro due o tre recensioni lusinghiere sui miei lavori apparse su AltoAdige a firma (guarda guarda) Georg Vonmetz Schiano, e pagate (certamente almeno una) dal Circolo Artistico S. Erardo…. 
  
“….dubito anche della sua esperienza e competenza critica (oltretutto è stata richiamata e sfiduciata all’unanimità dallo stesso Circolo Artistico S.Erardo...)"
Autogol. La competenza mi è stata riconosciuta fin dal 1978 con una Laurea in Pittura conseguita presso l’Accademia di Belle Arti di Brera in Milano, per quel che può valere. E’ pur vero che per certi versi le qualità necessarie per essere buoni venditori di auto usate e buoni mercanti di quadri sono le stesse: bisogna conoscere il mercato, non il prodotto. In questo Pergher è indubbiamente superiore, ha esperienza e sa farla fruttare. Bisogna vedere quanto ciò sia utile per una Galleria Comunale che non ha fini di lucro, e dove i soldi per gestirla (quello che sarebbe il cosiddetto ‘rischio d’impresa’ per una Galleria privata) sono scuciti dal cittadino.
Ma ciò che è veramente rivelatore è quell’ “oltretutto” che cerca di creare un maligno collegamento fra questa mia asserita mancanza di competenza critica e la sfiducia che mi sarebbe stata manifestata all’unanimità dal S. Erardo, e invece non fa che confermare come tutti siano preoccupati di tenersi bordone. Per la modica cifra di almeno 70.000 euro annui a carico della comunità. Detto che  gli ‘unanimismi’ sono sospetti perché puzzano di regime, non so se mi deve davvero preoccupare che sia stata trovata unanimità  in questa enclave di artisti, e certamente ve ne saranno nel Direttivo, e giocolieri, bari, pagliacci e suffragette, che pure non mi sembrano mancare, con gli scambi di ruolo della miglior tradizione circense. C’è forse riferimento alla mia competenza nella frase: Il Circolo S. Erardo precisa che il contenuto della lettera della sig.ra Lomeihing (le accuse rivolte al suo Presidente e ad altri membri del Direttivo) costituisce un atto inaccettabile, basato su falsità prive di qualsiasi fondamento. Con tale comportamento la sig.ra Lomeihing ha, tra l’altro, distrutto il rapporto di fiducia reciproca con il gruppo dirigente di lavoro della Associazione”? Questo hanno scritto e sottoscritto all’unanimità (esclusi  Manfred Mureda e Christine Matha che, schifati, avevano già dato le dimissioni. Con me, tre su otto membri: l’unanimità che ne era rimasta è perlomeno striminzita, o no?).

Il 25 gennaio 2010, in una lettera raccomandata inviata al sindaco Pürgstaller e all’assessore Stablum (entrambi assessori alla cultura della propria lingua) con oggetto “Problematiche inerenti il Comitato di Gestione della Nuova Galleria Civica, il Circolo Artistico S. Erardo e la delegata da quest’ultimo nel primo” avevo scritto, tra l’altro:
Poiché nelle riunioni del Comitato cui ho partecipato si è discusso solo di liste di nomi, forse è da lì che bisogna partire per scoprire ispiratori di ‘spunti di riflessione’, interni ed esterni ai due Organismi, natura dei rapporti di ‘collaborazione’, capacità di resistenza alle pressioni, interne ed esterne ai due Organismi, imparzialità nelle scelte ed interessi privati divergenti da quelli della nuova Galleria Civica, interni od esterni ai due Organismi….

Nessuna risposta. Poi qualcuno si è lamentato perché ho fatto una conferenza stampa…

Saluto gli amici del blog, che so essere ancora pochi. Non ho un giornale. Ma ho pazienza. Sono cinese. E Yu Kung rimosse la montagna.
Fatemi sapere, qui sotto potete commentare. E, come dice Travaglio, passate parola.    



1 commento:

  1. Caspita... purtroppo anche qui a Padova è la stessa cosa :/ Comunque molto interessante il tuo articolo!

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